Il Museo Archeologico di Sulmona: aspettando la Mostra 2016

Veduta dell'interno della Sezione Italica del Museo
Veduta dell'interno della Sezione Italica del Museo

Dopo un lunghissimo silenzio, eccomi!

Ho passato diversi mesi nella scoperta e nella valorizzazione di uno dei tesori più sconosciuti (e trascurati) della conca peligna: il Museo Archeologico della SS. Annunziata a Sulmona.

Il complesso architettonico dell'Annunziata, con impianto trecentesco ma ampiamente rimaneggiato nei secoli, si trova proprio al centro della città, in pieno Corso Ovidio. Salendo su una gradinata imponente, si accede al Centro informazioni turistiche a destra e alla chiesa dell'Annunziata a sinistra. Il Museo, con le sue varie sezioni, ha l'ingresso al centro dell'edificio.

Da un cortile centrale si accede a destra, a pianoterra, al Museo Italico, che espone contesti e materiali pertinenti alla preistoria, protostoria, fino all'età ellenistica, rinvenuti nel territorio. Notevoli sono i materiali paleolitici del sito delle Svolte di Popoli (500.000 - 15.000 a.C. ), quelli neolitici di diversi contesti locali (7000-4000 a.C.), e i materiali di età storica, tra cui i contesti funerari di Anversa degli Abruzzi, che i frequentatori di questo sito e i miei lettori conoscono già molto bene!  

Una parte dell'esposizione è dedicata alle iscrizioni più antiche della zona di Sulmona e paesi vicini (Introdacqua, Pettorano), in alfabeto latino e lingua italica, attestanti il sacerdozio di Cerere. In più sono presenti un rilievo con iscrizione, con una scena di transumanza, e una lapide che testimonia le controversie tra gli abitanti della città e i pastori itineranti.

Sempre a piano terra, a sinistra, si accede alla cosiddetta Domus di Arianna: scoperta nei primi anni '90, rappresenta un notevole esempio di musealizzazione in situ. Lo scavo urbano ha rivelato un'abitazione signorile, con diversi ambienti con pavimento a mosaico bianco e nero poi obliterati da nuove strutture nel tardoantico e Medioevo. L'interesse principale della domus è nella sua antichità: rappresenta una testimonianza della prima fase abitativa della Sulmona romana (finora non sono state rinvenute strutture più antiche all'interno della città), di pieno I secolo a.C.; ma anche e soprattutto negli splendidi affreschi parietali  con storie di Arianna e Dioniso (da cui il nome dato all'edificio dagli archeologi), in stile pompeiano. Sulmona è una città nutrita di mitologia!

Al piano superiore è collocato il Museo dell'età romana. Questo espone una ricostruzione molto bella (e molto accurata) dell'interno del sacello del Santuario di Ercole Curino, a Fonte d'Amore; sono visibili anche i corredi delle tombe rinvenute nel pendio sottostante (scavi 1980). Il resto dell'allestimento è organizzato per temi: vino e grano (materiali privi di contesto), culti (scavi di Cansano 2001), tombe e necropoli (scavi De Nino, XIX secolo), e un cospicuo spazio dedicato alle collezioni di Piccirilli e soprattutto di Giovanni Pansa, di cui fra l'altro è ricorso, nell'anno 2015, il 150° della nascita. Per finire, la storia di Sulmona e del suo territorio è conclusa dall'esposizione dei materiali riferibili alle fasi tardoantiche e medievali della città.

A fianco alla sezione romana si trova il Museo della Tradizione e del Costume popolare, che conserva decine di abiti tradizionali originali di molti paesi dell'Abruzzo e diversi oggetti e manufatti di artigianato popolare.

Scendendo in cortile, nei pressi dell'uscita, una gradinata porta al Museo civico medievale e moderno. Qui si possono osservare pregiatissime sculture in pietra e lignee, oggetti di arte orafa e sacra e grandi tele provenienti dalle maggiori chiese della città e del circondario, specie dall'Annunziata e dalla Badia Morronese.

Se avete in programma un viaggio in Abruzzo, vale la pena di visitare questo splendido Museo. E se riuscite a programmare la vostra visita per il periodo che va dal 25 febbraio ore 18.00 in poi, potrete visitare anche la mostra che stiamo allestendo, dal titolo Dai confini del mondo alla patria di Ovidio. Uomini, merci e idee, e che sarà incentrata sul tema degli scambi e dell'interculturalità nel mondo antico.

Ma non anticipo niente... stay tuned!        

Scrivi commento

Commenti: 0